Dal punto di vista delle tecniche di lavorazione si possono distinguere due varietà di Pietra: |
|
1ª. gneiss con occhi feldspatici poco fitti e meno allungati, a tessitura meno marcatamente scistosa, caratterizzato da fissilità scarsa, idoneo per la segagione al telaio e/o tranciatura meccanica. |
Spacco naturale di blocco della prima varietà |
Spacco naturale di blocco della seconda varietà |
2ª. gneiss con occhi feldspatici molto fitti e minuti, a struttura spiccatamente scistosa, con facile divisibilità lastroide fino a spessori minimi di 2-3 cm, idoneo per la lavorazione a spacco naturale. |
La nostra Pietra è quindi sempre caratterizzata da una più o meno presenza di piani di più facile divisibilità (piani di scistosità), approssimativamente paralleli tra loro e con distanze reciproche che, a seconda dei blocchi, possono variare da minimi di 2-3 cm a massimi di 12 cm (valore più frequente 7-8 cm). |
|
Le lastre a spacco naturale, ottenute manualmente con punciotti o scalpelli sfruttando la facile divisibilità in lastre (fissilità) della Pietra, come abbiamo visto sopra, hanno spessore minimo di 2-3 cm e possono essere:
|
Un nostro scalpellino al lavoro di riquadratura |